State ristrutturando il vostro vecchio appartamento e avete necessità di risanarlo? L’installazione di sistemi di riscaldamento a superfici radianti potrebbe avere dei costi elevati, richiedendo una preventiva attività di abbattimento e smaltimento dei materiali di risulta. Per tentare di marginalizzare queste spese potreste pensare ad un ventilconvettore, sistema che si basa sullo scambio termico aria/acqua, ed è costituito da un carter metallico (all’interno del quale sono presenti le batterie di scambio), un ventilatore, un filtro dell’aria, una vaschetta per la raccolta della condensa, e i collegamenti con le reti dell’acqua calda e/o refrigerata.
Questo tipo di sistema si differenzia innanzitutto per il numero di batterie che lo compongono: con una batteria e 2 tubi è possibile ottenere o il riscaldamento o il condizionamento; con due batterie e 4 tubi invece sono utilizzabili sia il fluido caldo che quello freddo contemporaneamente; con 3 batterie ci si serve di un unico tubo di ritorno dell’acqua, calda o fredda, ma il sistema è ormai in disuso, dato il notevole impegno che richiedeva dal punto di vista impiantistico.
Il ventilconvettore funziona per convenzione forzata, per cui l’aria viene prelevata dal ventilatore, passa attraverso il filtro che la depura dalle polveri grosse, arriva alla batteria dove scambia calore con l’acqua e poi viene espulsa. L’operazione consente anche la deumidificazione, per cui l’umidità condensa e l’acqua prodotta cade nella vasca di raccolta.
I ventilconvettori rappresentano un’alternativa ai sistemi di riscaldamento a superfici radianti e ai radiatori convenzionali, rispetto ai quali è possibile ottenere un’elevata emissione di calore già a ridotte temperature, il che li rende particolarmente adatti ad essere abbinati a pompe di calore.
Questa alternativa è necessaria in quanto, rispetto anche solo ad una trentina di anni fa, la fisionomia della famiglia è cambiata (single, coppie e famiglie con solo uno o due bambini sono ormai la nuova realtà), così come pure i ruoli svolti, con la coppia genitoriale sempre più proiettata nel lavoro: da ciò deriva che oggigiorno le abitazioni sono occupate sempre più in modo discontinuo, per cui nelle ore di non occupazione il riscaldamento non solo non è richiesto, ma neppure voluto, la sera esso deve essere disponibile istantaneamente, la notte deve ridursi e al mattino deve essere immediatamente fruibile.
Il radiatore, caratterizzato dalla fornitura di un calore costante e uniforme, potrebbe essere poco rispondente a queste nuove esigenze. Il riscaldamento con i ventilconvettori gode dunque di una serie di vantaggi: è alimentato con acqua a bassa temperatura rispetto a quella dei radiatori (45 o 50 °C); garantisce una gradevole e costante ventilazione e una diminuzione dell’umidità; un filtro sulla ripresa dell’apparecchio trattiene polveri, filacce, fibre, pelo animale ecc. depurando l’aria e prevenendo l’inalazione di queste impurità; non produce stratificazioni perché vi è continuo ricircolo d’aria in tutto l’ambiente, né correnti fredde; la messa a regime dei locali è molto rapida; è garantito un minor consumo di combustibile e minori spese di gestione.
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