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SCALE NEL MONDO
C’è chi le scende e c’è chi le sale: di cosa stiamo parlando? Ma di scale, ovviamente! Nel momento in cui si lavora a una ristrutturazione o costruzione di una villa, o di un appartamento soppalcato, o di un duplex, è necessario dedicare cura ed attenzione nel progettare questo elemento. È necessario infatti tenere presente tutti gli aspetti normativi, ergonomici, strutturali, di sicurezza e non ultimo estetici.
Ed è su quest’ultima caratteristica che adesso ci soffermeremo. Partiamo innanzitutto dai materiali, giacché le scale interne possono essere realizzate in muratura (molto stabili ma esteticamente pesanti e ingombranti: è possibile farne costruire o ristrutturarne una esistente, quando si ha molto spazio a disposizione e si conosce una impresa seria); o prefabbricate (soluzione più versatile e semplice da utilizzare, perché leggere e di ridotto ingombro, generalmente in legno o in acciaio, ma comunque composte da elementi modulari, e quindi facilmente personalizzabili e modificabili). E poi bisognerà scegliere una serie di caratteristiche: che la scala abbia i gradini incastrati a parete oppure abbia una struttura portante gradinata; che il gradino abbia un appoggio singolo centrale o sia sospeso; che ci siano uno o due piantoni per gradino. Vi pare abbastanza? Ma se non abbiamo ancora cominciato! Prima di scegliere il tipo di scala da installare, è necessario conoscere la differenza tra i due livelli da collegare; l’ingombro che la scala potrà occupare a terra; il peso della scala stessa e quello che mediamente dovrà sostenere; la posizione di porte e finestre e di altri elementi che è importante lasciare liberi, per evitare che la scala impedisca aperture e accessi; la posizione della scala stessa all’interno delle stanze (in un angolo, addossata a una parete, al centro di una stanza). Ovviamente, in base allo spazio che si ha a disposizione e alla posizione che andrà ad assumere la scala nella nostra abitazione, si sceglierà la forma della scala: a rampa (quando è da addossare a una parete o quando occorre sfruttare un angolo); a chiocciola (quando la scala sarà posta al centro di una stanza); a pioli (composta da due montanti e da gradini a pioli oppure da pedate larghe pochi centimetri, realizzata in legno o in metallo, e più indicata per soppalchi e librerie a tutt’altezza che per collegare due livelli di un’abitazione); e infine retrattili (si ripiegano su se stesse e si inseriscono in un vano chiuso, indicate per collegare ambienti poco utilizzati, realizzate in alluminio o acciaio zincato). E non finisce qui! Perché nel nostro progetto di bisognerà decidere come sfruttare lo spazio vuoto sotto le scale (tranne che, si intende, nel caso di quelle in muratura): si potrebbe ad esempio riempiere questo spazio con delle librerie basse modulari, oppure mobiletti contenitori con ante dove riporre cose che non trovano posto in altri angoli della casa, o un vero e proprio ripostiglio.
Nella maggior parte dei casi in cui ci si trova a costruire o ristrutturare case a due o più piani o ville, ci si attiene ai principi fondamentali, mettendo la sicurezza e la stabilità prima dell’estetica. Ci sono casi però in cui ci si sforza di avere entrambi, facendo delle scale il punto focale di una stanza o di un palazzo, diventando quindi più un’installazione artistica che non un funzionale elemento architettonico. Tra queste, figurano di certo le Scale Libreria costruite dal team di Levitate Architects con sede a Londra, e realizzate all’interno di un appartamento di un palazzo vittoriano. L’intervento è consistita nella creazione di un nuovo livello dove è stata posizionata la camera da letto, raggiungibile attraverso questa scala nascosta dal salone principale; il lucernario soprastante consente alla scala di diventare il luogo ideale per fermarsi e sfogliare un tomo.
Ma ce n’è davvero per tutti i gusti e le esigenze: da quella mastodontica (55 tonnellate) in acciaio ondulato creata dall’architetto Thomas Heatherwick per il flagship store di Longchamps a New York City,
a quella (costituita da contenitori e progettata dagli architetti Voet-Theuns) che invece di occupare lo spazio cerca di risolvere il problema di quanti spazio non ne hanno a sufficienza; fino ad arrivare alle scale create dallo studio svedese TAF Architect Office (noi a dire il vero non moriamo dalla curiosità di salirci, soprattutto appena svegli!).
Spettacolari pure le scale artistiche create come installazione per il SCI-Arc gallery da Dwayne Oyler e Kelly W; la scala in legno progettata dall’architetto Alberto Mozó come parte di un edificio completamente smontabile interamente in legno lamellare; o la scala rovesciata progettate da Blencowe-Levine che in pratica è ancorata al piano superiore.
Esistono poi scale ipertecnologiche, come quelle le scale musicali del Sony Building a Tokyo, che mentre conducono le persone da un piano all’altro dell’edificio, riproducono musica al ritmo di come si sale; oppure le scale in vetro trasparente del famoso Apple Store di New York, dove sembra di essere sospesi in aria.
Siamo invece molto in imbarazzo nella scelta delle scale più spettacolari. A contendersi il primo posto sono quelle di Chand Baori Stepwell, un pozzo in India, costruito nel decimo secolo, con tantissime scale composte da ben 3500 scalini, e la scala-mostro nella roccia a Piedra de Peñol, Medellín, Colombia.
Il primato della più bizzarra forse va alla scala composta da skateboards montati su una trave di alluminio e progettata da un istituto professionale per la costruzione tavole da skate in America (ovviamente!).
E infine ci sono quelle più artistiche, cioè espressione della street art, che si manifesta nelle tecniche più disparate: spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture. Tra queste 16th Ave Tiled Steps Project, situata in un piccolo quartiere si San Francisco, pavimentata con mattonelle policrome tutte realizzate a mano.
Sulle scale di alcuni quartieri di Valparaiso in Cile invece si dipinge (pianoforti e pesci rossi), così come a Rio de Janeiro, a Morlaix in Francia, a Teheran e Beirut: insomma, in giro per tutto il mondo.
E con orgoglio la Scalinata di Santa Maria del Monte a Caltagirone, in provincia di Catania: la scalinata, lunga oltre 130 metri, è fiancheggiata da edifici balconati ed è diventata l’emblema della città ed una delle sue meraviglie. La sistemazione a disegno prestabilito della luminaria – quattromila lucerne che poi vengono bruciate – richiede un mese di preparazione (e lo spettacolare serpente di fuoco brucia un paio d’ore),
mentre in primavera, nel periodo maggio giugno, la scala viene rivestita di fiori, con migliaia di piantine in vasetto che vengono sistemate sui gradini.
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