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I MATERIALI ANTI-SMOG
È ormai chiaro, almeno a noi di int&ext, che l’attenzione nei confronti dell’ambiente (e quindi le riflessioni sulle biomasse, l’attenzione nei confronti della bio-architettura sia in termini di nuove costruzioni che di ristrutturazioni non è semplicemente un vezzo o una moda passeggera, a maggior ragione se si riflette sulla circostanza che l’inquinamento non ha ripercussioni solo sul Pianeta (inteso come entità “staccata”, lontana e a sé stante) ma anche sugli individui.
Con il termine elettrosmog si designa l’inquinamento elettromagnetico da radiazioni elettromagnetiche prodotte da emittenti radiofoniche, cavi elettrici percorsi da correnti alternate di forte intensità, reti per telefonia cellulare, etc. Esistono studi che documentano svariati effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana, trovando correlazioni significative tra l’esposizione a radiazione elettromagnetica a bassa frequenza e l’insorgenza di effetti a lungo termine (quali leucemia e vari tipi tumore). Senza voler creare allarmismi, gli effetti dell’inquinamento urbano e dello smog lo conoscono bene anche tutti quelli che, e sono in numero sempre crescente, si trovano a dover fronteggiare disturbi come le allergie, che paiono interconnessi proprio con i livelli di inquinanti presenti nell’atmosfera delle nostre metropoli.
.Se lo smog è uno dei problemi più tristemente comuni e consueti che attanagliano le nostre città è pure vero che cresce il livello di attenzione. Lo dimostra AirProbe, un sistema (che ha coinvolto partner provenienti da Belgio, Germania, Italia e Regno Unito) che, associato a un piccolo box di sensori, aiuta a misurare il livello di sostanze inquinanti nell’aria. Medesimo intento anche per il sistema italiano “ATMOSFERA”, stazione automatica intelligente ad autoapprendimento, basata sulle reti neurali, capace di autoprogrammarsi per prevedere i livelli di inquinamento dell’aria. Rispetto agli attuali sistemi in uso, con “ATMOSFERA” ogni singola centralina potrà individuare i singoli inquinanti con previsioni di dettaglio su base oraria, superando la genericità delle medie giornaliere. Questo consente di stabilire strategie mirate ed efficaci. Le reti neurali su cui è basato il sistema permettono di sapere con un anticipo fino a tre giorni quali sostanze inquinanti si verranno a concentrare negli specifici luoghi in cui avviene la misurazione. Queste capacità derivano dall’analisi delle onde acustiche del vento, dei movimenti delle masse d’aria e delle dinamiche meteo nei bassi strati dell’atmosfera. Le capacità previsionali consentono di intervenire prima (e non dopo) con azioni mirate e di valutare rigorosamente l’efficacia delle misure adottate.
Ma anche l’edilizia può armarsi contro lo smog. E non ci si riferisce solo all’edilizia urbana (sempre più spesso i manti stradali vengo costruiti con materiali dalle proprietà foto catalitiche, che garantiscono la protezione dell’inquinamento sonoro ed ambientale), ma anche alle civili abitazioni. Una buona coibentazione dei muri perimetrali (Bio-edilizia Non scartate l’idea di una casa di scarti!), del tetto e degli infissi è basilare e può essere realizzata anche in edifici da ristrutturare, o comunque già esistenti. Impianti di solare fotovoltaico, l’uso del geotermico, sistemi di ventilazione a circuito chiuso sono altre tecnologie fondamentali nella bio-edilizia. Ma esistono tutta un’altra serie di materiali anti-smog, come la tegola AURANOX® di Wierer, che sfrutta le proprietà fotocatalitiche del biossido di titanio, presente nello strato di finitura superficiale, riducendo del 90% la concentrazione degli agenti inquinanti. E’ stato calcolato, per fare un esempio, che una copertura di circa 200 metri quadri consente di eliminare, in un anno, una quantità di agenti inquinanti pari alle emissioni di un’automobile a benzina euro 4, con una percorrenza di circa 18.000 chilometri/anno. Inoltre, questa tegola è composta di materiali inerti (impasto cementizio con sabbia, cemento, ossidi di ferro) che la rendono un prodotto riciclabile al 100 %. Pensateci se vi necessita ristrutturare il tetto di casa. Sapete poi che esistono piastrelle che funzionano come un eco-sistema, proprio come la fotosintesi clorofilliana delle piante, anche in questo caso grazie al biossido di titanio contenuto sulla superficie? I raggi del sole sulla superficie delle piastrelle attivano le proprietà fotocatalitiche del biossido di titanio, che produce così ossigeno attivo. Il primo di questi prodotti è stato Oxygena. E’stato calcolato che 1 mq. di piastrelle Oxygena, esposto alla luce del giorno, nell’arco di otto ore, abbatte agenti inquinanti come il biossido e il monossido di azoto, depurando fino a 72 m³ di aria.
Stesso principio per le piastrelle White Ground Active. 100 mq di questi rivestimenti degradano in sei ore una quantità di agenti inquinanti pari all’attività giornaliera di 30 alberi con una superficie di foglie di circa 22 mq. In più, sono d’aiuto per la nostra salute perché in grado di decomporre ed eliminare al 100% diversi ceppi batterici come Escherichia col e Staphylococcus aureus. E se ci pensassimo nel momento in cui ci troviamo a costruire il nostro appartamento e a dover decidere i materiali da utilizzare? Iris Ceramiche ha presentato rivestimenti e pavimenti con Active Clean e Anti-bacterial prodotti con un processo produttivo che riduce le cariche batteriche dell’ambiente. La Sigma ha inserito nelle sue linee delle pitture basate su una pellicola liscia, compatta e omogenea per qualsiasi superficie: la pioggia asporta gli inquinanti abbattuti e degradati dal biossido di titanio. Si chiama Sandtex Domosil Fotocatalitico la pittura proposta dall’azienda Harpo Group: anche in questo caso, l’azione della luce solare attiva un processo ossidativo che decompone le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera, una volta a contatto con la facciata dell’edificio, trasformandole in particelle non inquinanti. La pittura in questione ha anche il vantaggio di rendere le superfici autopulenti: insomma, un vero portento! Bonomi Pattini propone un pannello per interni ed esterni, pavimenti e soffitti, trattato con biossido di titanio, Megapan, che è anche un ottimo isolante, ignifugo e idrofugo. Potremmo adottarli in caso di ristrutturazione di bagno o cucina.
Ancora una volta il biossido di titanio (con la sua capacità di degradare per ossidazione alcuni componenti inquinanti presenti nell’aria) è l’elemento costitutivo di Millennium, il cemento mangia-smog, messo a punto in Italia da Italcementi, da applicare a componenti edili a base di cemento. Se contattate un’azienda esperta in costruzioni e ristrutturazioni, magari per farvi realizzare un preventivo personalizzato, potreste chiedere di usare questo ottimo e innovativo materiale.
Lo smog è un cruccio che stanno cercando di affrontare pure le diverse case produttrici di infissi. Una delle ultime risposte arriva dalla Thesan di Torino, che ha lanciato Aircare, la finestra salva-pollini (design Pininfarina). Il filtro, posizionato tra la parte superiore del telaio e il muro, preleva l’aria dall’esterno, la pulisce dagli inquinanti invisibili e, attraverso un ventilatore, la immette all’interno dell’alloggio. Il dispositivo ha un sistema di filtrazione per particolato, batteri, pollini, funghi, acari, etc.
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