Ecobonus 110% Tutte le novità
La legge di bilancio 2021 presenta una conferma importante: la proroga dell’Ecobonus 110% fino a Giugno 2022.
Per usufruire delle agevolazioni, tuttavia, occorre rispettare una condizione importante. Bisogna garantire il miglioramento di due classi energetiche o di una nel caso si raggiunga la classe più alta. Un tecnico abilitato dovrà produrre un Attestato di prestazione energetica che testimoni il miglioramento.
Le agevolazioni possono essere godute come detrazione d’imposta in quattro anni, come cessione del credito o come sconto in fattura.
Per accedere alle agevolazioni sotto forma di credito d’imposta, cessione del credito o di sconto in fattura è necessario inviare richiesta all’Agenzia delle entrate. Il termine di presentazione della richiesta è il 16 marzo dell’anno seguente a quello in cui si sono effettuate le spese.
Interventi ammessi per le agevolazioni
Gli interventi necessari per usufruire dell’Ecobonus 110% sono tre e sono volti al miglioramento energetico degli stabili.
- Cappotto Termico. Il cappotto termico deve riguardare almeno il 25% della superficie dell’edificio. Può interessare condomini, edifici unifamiliari o porzioni funzionalmente indipendenti di edifici plurifamiliari. E’ importante che i materiali isolanti rispettino le norme di tutela ambientale in vigore e che siano certificati.
Per il cappotto termico l’Ecobonus 110% prevede delle soglie massime di spesa così ripartite:
- 50000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari funzionalmente autonome
- 40000 euro per ogni unità immobiliare all’interno di edifici composti da due ad otto unità immobiliari
- 30000 euro per ogni unità immobiliare all’interno di edifici formati da nove o più unità immobiliari
- Parti comuni degli edifici. Sostituzione di impianti di riscaldamento con impianti centralizzati di classe energetica pari almeno alla classe A a pompa di calore. Installazione di impianti geotermici, impianti fotovoltaici o ibridi nonché bonifica e smaltimento del vecchio impianto. I limiti di spesa ammissibili per questo tipo di lavorazioni sono:
- 20000 per ciascuna unità immobiliare all’interno di edifici composti da due ad otto unità immobiliari
- 15000 euro per ciascuna unità immobiliare all’interno di edifici composti da nove o più unità immobiliari
- Edifici unifamiliari o unità immobiliari funzionalmente indipendenti. In questo caso le lavorazioni ammesse sono le medesime riconosciute per gli edifici plurifamiliari. Il limite di spesa ammissibile è di 30000 euro compreso lo smaltimento e la bonifica dei vecchi impianti.
La realizzazione di uno solo di questi interventi porta lo sgravio fiscale al 110% anche per altri interventi tra cui:
- Pannelli solari e accumulatori di energia ad essi collegati
- Tutti gli interventi del vecchio ecobonus
- Colonnine di ricarica delle auto elettriche
Chi ha diritto alle agevolazioni
L’Ecobonus 110% può essere goduto dai seguenti soggetti:
- Condomini
- Istituti autonomi delle case popolari. Per queste ultime le detrazioni si applicano anche alle spese sostenute fino a dicembre 2022
- Persone fisiche proprietarie di unità immobiliari
- Le onlus
- Le associazioni di volontariato iscritte nel registro nazionale e nei registri regionali
- Le associazioni sportive per i lavori eseguiti sui soli spogliatoi
- Lavoratori autonomi e titolari di partita iva ma esclusivamente per immobili destinati ad utilizzo privato.
Una importante novità della legge di bilancio 2021 è la rimodulazione degli aventi diritto. Se prima le agevolazioni erano destinate solamente alla prima casa, adesso potranno essere applicate anche alle seconde case. Si riconoscono le detrazioni per “un numero massimo di due unità immobiliari” ad esclusione di edifici signorili o ville.
Altra novità è quella che riguarda gli edifici accatastati come A9, castelli e palazzi dell’eminente pregio storico ed artistico. Sarà possibile usufruire delle detrazioni a patto che siano aperti al pubblico, anche solo parzialmente.
Tutte queste novità sono volte a favorire la ripresa con uno sguardo speciale all’ambiente e al risparmio energetico. In questo modo il governo punta a rilanciare l’occupazione salvando nel contempo l’ambiente.
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